Salumifici Granterre, rinnovato il contratto aziendale: aumento del premio di risultato, stabilizzazione dei precari e più diritti per i lavoratori (2023)

(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Il caporalato un reato penale.Questol’obiettivo di una proposta di legge predisposta dalle categorieCgil degli edili e dell’agricoltura, Fillea e Flai, che saràpresentata lunedì 24 gennaio a Roma alla presenza del segretariogenerale Susanna Camusso nell’ambito della campagna”STOPCAPORALATO”. ”Attualmente – spiegano Flai e Fillea – questo crimine,particolarmente diffuso in agricoltura e in edilizia e in cuisono coinvolti centinaia di migliaia di lavoratori, soprattuttomigranti privati di ogni diritto e ridotti in schiavitù, vienepunito con una sanzione amministrativa di appena 50 euro”. Percombattere questo fenomeno, sempre più— diffuso e sempre più—controllato dalla criminalità organizzata, Fillea e Flai,insieme alla Cgil, propongono, ”al paese e alle forze politichedi inserire nel codice penale il reato di caporalato e diperseguire penalmente chi sottopone i lavoratori allosfruttamento e alla riduzione in schiavitù”.
La presentazione della proposta di legge si svolgerà il 24gennaio presso il Teatro Ambra Jovinelli di Roma a partire dalle9.30. (ANSA).

LAVORO: CGIL; STOP A CAPORALATO, ORA DIVENTI UN REATO
OGGI SANZIONE DA ‘APPENA’ 50 EURO PER OGNI INGAGGIATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Le categorie Cgil degli edili edell’agricoltura, Fillea e Flai, insieme alla Confederazionelanciano la campagna dal titolo ‘Stop caporalato’, conl’obiettivo di inserire nell’ordinamento penale il reato dicaporalato, che, invece, oggi ”e’ punito in caso di flagranza –fanno sapere le due organizzazioni – con una sanzioneamministrativa di appena 50 euro per ogni lavoratoreingaggiato”. A questo scopo Fillea e Flai hanno messo a puntouna proposta di legge: ”l’affidiamo alle forze politiche edalle commissioni parlamentari – spiegano – con la convinzioneche si possa in breve tempo giungere ad un testo condiviso ealla sua rapida approvazione”. (ANSA).

LAVORO: CGIL; IN CAMPI E CANTIERI 550.000 SOTTO CAPORALE
STIME FLAI E FILLEA
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Tra campi e cantieri sono circa550.000 le persone che in Italia lavorano sotto caporale. Sonoquesti i numeri che emergono dalle stime della Flai-Cgil, cheper il settore agricolo ne calcola 400 mila, e dellaFillea-Cgil, che per l’edilizia ne conta almeno 150 mila(ANSA).

LAVORO: CGIL; IN CAMPI E CANTIERI 550.000 SOTTO CAPORALE (2)
(ANSA) – ROMA, 24 GEN
– Nell’edilizia durante ”gli ultimianni abbiamo assistito ad una forte espansione degli interessidelle organizzazioni criminali. A causa della crisi,dell’assenza di investimenti, della frammentazione e del sistemadi gare al massimo ribasso, esse hanno potuto investireindisturbate denaro da ripulire e proprie imprese”, spiega laFillea-Cgil. E, appunto, aggiunge: ”L’ultimo grande business èquello della gestione della manodopera. Si stima che almeno 150mila siano i lavoratori gestiti dai caporali”. Inoltre, guardando all’agricoltura, secondo la Flai-Cgil, cisono ”400 mila lavoratori che vivono sotto caporale” e ”60mila lavoratori vivono in condizioni di assoluto degrado, inalloggi di fortuna e sprovvisti dei minimi requisiti divivibilità ed agibilità”. (ANSA).

LAVORO:CAMUSSO,CAPORALATO E’ FORMA TRATTA,SIA REATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN
– ”Bisogna riconoscere la natura direato, la tratta delle persone qualsiasi sia la sua forma è unreato”. Cosi’ il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso, ha parlato del caporalato i occasione dell’assembleanazionale dei quadri Flai e Fillea, dove è stata presentata unaproposta di legge sul tema.Ne consegue, ha aggiunto Camusso, l’esistenza di un”problema di appalti, subappalti, criminalità organizzata”che insieme al caporalato ”riguarda l’Italia sia che del nordche del sud”.(ANSA).

LAVORO:MINISTERO, SANZIONI PENALI PER CHI SFRUTTA MANOVALANZA
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Le sanzioni penali per chi sfrutta lamanovalanza ci sono già e il Ministero del Lavoro – in una nota– ”evidenzia che proprio in tema di somministrazione e
intermediazione illecita di manodopera e’ da ultimo intervenutoproprio il Decreto legislativo n. 276/2003 (di attuazione dellalegge Biagi) che, all’art. 18 comma 1, prevede sanzioni di
carattere penale anche e soprattutto per fronteggiare ilfenomeno del caporalato”.
Il Ministero si riferisce alle notizie emerse oggi inoccasione dell’assemblea nazionale dei quadri e dei delegatiFlai e Fillea. ”E’ stato presentato un documento di propostalegislativa – ricorda il Ministero – volto ad introdurrespecifiche sanzioni di natura penale per contrastare il fenomenodel caporalato. Da quanto si apprende, coloro che sonointervenuti all’assemblea hanno infatti denunciato l’assenza diadeguate sanzioni di carattere penale, evidenziando invece lasola applicabilità di una ‘sanzione amministrativa di 50 euro
al giorno per chi si dedica allo sfruttamento dellamanovalanza”’. Il Ministero pero’ ricorda che la legge stabilisce: in caso di somministrazione illecita la penadell’ammenda di 50 euro per ogni lavoratore occupato e per ognigiornata di lavoro. Se vi e’ sfruttamento dei minori la pena èdell’arresto fino a 18 mesi e l’ammenda è aumentata fino alsestuplo; in caso di intermediazione illecita la penadell’arresto fino a sei mesi e dell’ammenda da 1500 a 7500 euro.Se non vi è scopo di lucro la pena è dell’ammenda da 500 eurofino a 2500. Se vi è sfruttamento dei minori la pena èdell’arresto fino a 18 mesi e l’ammenda è aumentata fino alsestuplo.(ANSA).

ANSA/ LAVORO:CGIL,BASTA MERCANTI BRACCIA,CAPORALATO REATO PENALE
MULTA E’ IRRISORIA: VALE 50 EURO PER LAVORATORE INGAGGIATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Cinquanta euro. E’ la multa chepagano, se sorpresi in flagrante, i ‘caporali’, quei mercanti dibraccia che sulle piazze dei paesi del sud o nelle periferiaurbane ingaggiano lavoratori, spesso per pochi euro, dadestinare ai lavori agricoli e nei cantieri edili. Ma ora quellasanzione amministrativa ”di appena 50 euro per ogni lavoratore
ingaggiato” deve diventare reato penale, chiedono i sindacatidi categoria degli edili e dell’agricoltura, Fillea e Flai, etutta la Cgil. E per questo hanno messo a punto una proposta dilegge, affidata ”alle forze politiche e alle commissioniparlamentari, con la convinzione che si possa in breve tempogiungere ad un testo condiviso e alla sua rapida approvazione””Bisogna riconoscere la natura di reato: la tratta dellepersone, qualsiasi sia la sua forma, è un reato”, ha detto ilsegretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando all’assemblea nazionale dei quadri Flai e Fillea, dove è statapresentata la proposta di legge. Ne consegue, ha aggiunto, l’esistenza di un ”problema di appalti, subappalti, criminalitàorganizzata” che, insieme al caporalato, ”riguarda l’Italiasia che del nord che del sud”.Le sanzioni penali ci sono già, replica però il ministerodel Lavoro. La legge – viene ricordato in una nota – stabilisceche ”in caso di intermediazione illecita c’e’ l’arresto fino asei mesi e un’ammenda da 1.500 a 7.500 euro. Se non c’è scopodi lucro l’ammenda va da 500 euro fino a 2.500. E se c’èsfruttamento dei minori, è previsto l’arresto fino a 18 mesi,mentre l’ammenda e’ aumentata fino al sestuplo”.Secondo le stime di Flai-Cgil, sono 400mila i lavoratori inagricoltura che vivono sotto caporale, e 60mila di loro vivonoin condizioni di assoluto degrado, in alloggi di fortuna esprovvisti dei minimi requisiti di vivibilita’, come ha messo inluce il caso di Rosarno, un anno fa. Stesso ordine di grandezza, grosso modo, per il settore edilizio: secondo la Fillea, sono400mila i lavoratori in nero o sotto ricatto, cui viene chiestodi aprire la partita Iva, di dichiarare meno ore lavorate (confuori busta in nero), di ricorrere ai permessi in caso diinfortunio non grave. ”Negli ultimi anni – scrive la Fillea –abbiamo assistito a una forte espansione degli interessi delleorganizzazioni criminali. A causa della crisi, dell’assenza diinvestimenti, della frammentazione e del sistema della gare almassimo ribasso, esse hanno potuto investire indisturbate ildenaro da ripulire e l’ultimo grande business è quello dellagestione della manodopera: si stima che almeno 150mila siano ilavoratori gestiti dai caporali”.
Se a tutto cio’, spiegano poi i due sindacati, si aggiunge laconnotazione sempre extracomunitaria della manodopera occupatanelle campagne e nei cantieri e l’introduzione del reato diclandestinità, ne emerge un elemento di ricatto formidabile neiconfronti di questi lavoratori, impossibilitati a denunciarel’irregolarità lavorativa perchè‚ immediatamente perseguitipenalmente per il reato di clandestinità e automaticamente
espulsi dal Paese. Contro il fenomeno del caporalato anche le organizzazioniagricole Cia e Coldiretti. Il lavoro nero rappresenta una formadi concorrenza sleale e inaccettabile, afferma la prima, mentreColdiretti ricorda che dal 31 gennaio potranno essere inviate le
istanze per l’assunzione regolare di quasi centomila lavoratoriextracomunitari sulla base del decreto flussi varato dalConsiglio dei ministri, e questo servirà da efficace contrastoal fenomeno del caporalato e del lavoro nero. (ANSA).

LAVORO: CIA, COMBATTERE CAPORALATO, NUOCE A IMPRESE SANE
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – E’ assolutamente prioritaria ladignita’ del lavoro, nelle sue varie forme, sia quello deilavoratori dipendenti sia quello delle imprese sane rispettoalle quali il ”lavoro nero” rappresenta una forma diconcorrenza sleale e inaccettabile. Lo afferma laCia-Confederazione italiana agricoltori in occasione dellapresentazione della campagna ”Stopcaporalato” promossa dallecategorie degli edili (Fillea) e dell’agroindustria (Flai) della
Cgil che si e’ tenuta oggi a Roma.La stessa Cia ha partecipato all’iniziativa con unadelegazione composta da Sandro Salvadori, della Giuntanazionale, e da Claudia Merlino, responsabile della Relazionisindacali. ”Un segnale – sottolinea l’organizzazione agricola –dell’importanza che riveste la lotta ad un fenomeno che vacombattuto con estrema forza e con la massima determinazione”.La Cia ritiene inoltre che la proposta di legge, rilanciata oggidalla Cgil, di inserire nell’ordinamento giudiziario nazionaleil reato di caporalato ”sia meritevole di considerazione e diapprofondimento”.La Cia condivide inoltre l’esigenza, espressa dal segretariogenerale della Cgil Susanna Camusso, di una modificadell’attuale legge sull’immigrazione. Vanno rimossi – concludela Cia – quei meccanismi che hanno creato inutili rigidita’ e,di fatto, favorito l’aumento di forme irregolari di lavoro(ANSA).

LAVORO: COLDIRETTI, 100MILA ASSUNZIONI CONTRO CAPORALATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Dal 31 gennaio potranno essereinviate le istanze per l’assunzione regolare di quasi centomilalavoratori extracomunitari sulla base del decreto flussi varatodal Consiglio dei Ministri e questo servira’ da efficacecontrasto al fenomeno del caporalato e del lavoro nero. E’quanto afferma Coldiretti in riferimento alla denuncia di Flai eFillea Cgil sul caporalato in Italia. La quota maggiore di 52.080 e’ assegnata – sottolinea laColdiretti – a cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materiamigratoria impegnati in tutti i settori produttivi, tra i qualiprevalgono però agricoltura, turismo ed edilizia. Tra questi,maxi quote sono riservate ad Egitto, Albania, Marocco, Moldavia,Tunisia, Filippine e Sri Lanka. Una altra quota rilevante di30.000 unità – continua Coldiretti – e’ destinata al sololavoro domestico sempre per cittadini provenienti da Paesi chehanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materiamigratoria. ”Con la trasparenza e la legalita’ – continua Coldiretti – sipuo’ spezzare la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoroe il suo prodotto come dimostrano i tanti esempi virtuosipresenti nelle campagne italiane dove lavorano regolarmentecirca 90mila immigrati extracomunitari, dei quali circa 15milacon contratti a tempo indeterminato”. ”Su un territorio che puo’ offrire grandi opportunita’ di
crescita e lavoro – conclude Coldiretti – va garantita lalegalita’ per combattere inquietanti fenomeni malavitosi cheumiliano gli uomini e il loro lavoro e gettano una ombra su unsettore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzionealla sicurezza alimentare e ambientale”(ANSA).

LAVORO: IDV A SACCONI, GOVERNO ASSENTE IN LOTTA CAPORALATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – ”In Italia il caporalato costituiscela regola soprattutto in settori come l’edilizia e in zone comeil Mezzogiorno. Per questo, le affermazioni di Sacconi fannosorridere. Evidentemente il ministro vive in un altro Paese”.Lo dichiara in una nota il responsabile welfare e lavorodell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, commentando le parole
del ministro del Lavoro.”Il governo – aggiunge l’esponente dipietrista – non hafatto nulla per contrastare un fenomeno gravissimo che colpiscemigliaia di lavoratori. Anzi, con le sue politiche scellerate,l’esecutivo ha incentivato l’evasione fiscale, la precarieta’,le gare di appalto al ribasso e la violazione sistematica dellalegge, utilizzata come unica prassi per concorrere sulmercato”(ANSA).

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Author: Golda Nolan II

Last Updated: 06/04/2023

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